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TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE
MODALITA' DI CALCOLO


Il presente documento ha valenza esclusivamente informativa per i cittadini e fa riferimento al quadro normativo sotto riportato.

PREMESSE NORMATIVE E AMMINISTRATIVE

La tariffa di igiene urbana o ambientale (TIA) è prevista dall’art. 49 del decreto legislativo n. 22 del 5.2.1997, come successivamente modificato. Nel suddetto decreto è previsto tra l’altro che la tariffa venga applicata dal un soggetto gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Con il decreto del Presidente della Repubblica, D.P.R. n. 158 del 27.4.1999, è poi stato approvato il metodo per definire la tariffa medesima.

La Città di Piossasco, con delibera di Consiglio Comunale n. 60 del 11.11.2004, ha affidato al consorzio COVAR 14, con funzione normativa e regolamentare, la gestione e riscossione della tariffa.

Ciò comporta che il nuovo sistema di tariffazione è regolamentato in modo consortile, tramite atti propri del Covar.

Gli atti amministrativi che conducono alla determinazione della tariffa per il Comune di Piossasco sono attualmente scaricabili sul sito internet www.covar14.it:

 

COSTI TOTALI

I costi totali sulla cui base vengono determinate le tariffe sono contenuti nel Piano Finanziario, considerati senza IVA.

La copertura dei costi è totalmente a carico degli utenti.

Ai fini del calcolo di quanto dovuto da ogni utenza vengono suddivisi in:

  • Costi fissi: tengono conto dei costi generali di gestione e di investimento, di quelli amministrativi, di accertamento e riscossione, del servizio di raccolta. I costi individuati come fissi rappresentano il 70% dei costi totali e vengono annualmente riderterminati.
  • Costi variabili: tengono conto essenzialmente del costo di trattamento e smaltimento dei rifiuti differenziati ed indifferenziati. Rappresentano il 30% dei costi totali e vengono annualmente riderterminati .
  • Costi delle utenze domestiche e costi delle utenze non domestiche: i costi totali sono suddivisi tra utenze domestiche e non domestiche, con la stessa percentuale che risultava dalla Tassa Rifiuti (TARSU) del 2004. Le utenze domestiche contribuiscono perciò a coprire per il 2005 il 76,65% dei costi totali ele utenze non domestiche il 23,35%.

SUDDIVISIONE DELLA TARIFFA

La tariffa di ogni singola utenza è suddivisa in:

  • parte fissa utenze domestiche:viene calcolata tenendo conto della superficie dell’abitazione e dei componenti del nucleo familiare, sulla base dei costi fissi attribuibili alle utenze domestiche;
  • parte variabile utenze domestiche: viene calcolata esclusivamente tenendo conto del numero di componenti del nucleo familiare, sulla base dei costi variabili attribuibili alle utenze domestiche;
  • parte fissa e parte variabile utenze non domestiche: sono calcolate sulla base rispettivamente dei costi fissi e variabili attribuibili alle utenze non domestiche, tenendo conto della superficie su cui si svolge l’attività, corretta con coefficienti di adattamento che tengono conto dei potenziali rifiuti prodotti dalle diverse categorie di attività (DPR 158/99).

SGRAVI, CONTRIBUTI E TASSE

Sono applicati direttamente sulle fatture.

Contributi CONAI: sulle utenze domestiche vengono applicati i contributi CONAI, derivanti dagli imballaggi inviati al riciclaggio;

compostaggio domestico: alle utenze domestiche che hanno rinunciato al conferimento dei rifiuti organici, praticando il compostaggio domestico, si applica uno sconto del 20% sulla parte variabile della tariffa;

conferimento in proprio utenze non domestiche: le utenze non domestiche che recuperino in modo documentato parte dei rifiuti assimilati agli urbani possono usufruire di riduzioni fino ad un massimo del 70% della parte variabile;

Per altri tipi di agevolazioni rinviamo al Regolamento Consortile per l’applicazione della Tariffa.

addizionale Provinciale: sulle tariffe si applica l’addizionale Provinciale del 5%.

FORMULA PER IL CALCOLO DELLA TARIFFA PER LE UTENZE DOMESTICHE

I valori derivanti dalle formule che seguono sono calcolati senza contributi CONAI, senza IVA e senza addizionale Provinciale.

 

 

PARTE FISSA

PARTE VARIABILE

La parte variabile della TIA per ciascuna utenza domestica con n componenti il nucleo familiare si indica con il termine TVd(n) e si ottiene con la formula:

Valori unitari per tariffe utenze domestiche

Quf

1,6122 €/mq

Quv

336,9390 Kg/famiglia

Cu

0,1253 €/Kg

 

FORMULA PER IL CALCOLO DELLE TARIFFE PER LE UTENZE NON DOMESTICHE

I valori derivanti dalle formule che seguono sono calcolati senza contributi CONAI, senza IVA e senza Addizionale Provinciale.

PARTE FISSA

La parte fissa per le utenze non domestiche si indica con TFnd(a,S) e dipende sia dalla superficie su cui si svolge l’attività (S) sia dalla categoria attribuita all’attività (a).

Si ottiene con la formula:

dove:

  • a = categoria dell’attività svolta;
  • Kc(a) = coefficiente potenziale di produzione che tiene conto della quantità potenziale di rifiuti connessi alla tipologia di attività, applicato in base alla tabella più sotto riportata;
  • S = superficie tariffabile su cui si svolge l’attività;
  • Qaf= quota unitaria fissa (€/mq) del costo fisso dei rifiuti attribuibile alle utenze non domestiche. E’ calcolata dal Gestore dividendo i costi fissi attribuibili alle utenze non domestiche per le superfici totali tariffabili di tali utenze corrette con i coefficienti Kc(a).

PARTE VARIABILE

La parte variabile delle tariffe non domestiche si indica con TVnd(a,S) e dipende anch’essa dalla superficie S su cui si svolge l’attivitàe dalla categoria dell’attività stessa (a).

E’ ottenuta dalla formula:

dove:

  • Cu = costo unitario (€/Kg) dei rifiuti riferibili alle utenze non domestiche. E’ determinato dal Gestore come rapporto tra i costi variabili attribuiti alle utenze non domestiche e la quantità totale di rifiuti prodotti dalle utenze stesse;
  • Kd(a) = coefficiente che tiene conto della quantità potenziale di rifiuti per metro quadro (Kg/mq) connessi alle attività di categoria (a), come riportato nella tabella sottostante:

 

Coefficienti per categorie di attività

Cat.

Descrizione

Kc

Kd

1

Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto

0,40

3,28

2

Cinematografi e teatri

0,43

3,50

3

Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta

0,60

4,90

4

campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi

0,88

7,21

5

Stabilimenti balneari

0,64

5,22

6

esposizioni, autosaloni

0,51

4,22

7

Alberghi con ristorante

1,64

13,45

8

Alberghi senza ristorante

1,08

8,88

9

Case di cura e riposo

1,25

10,22

10

Ospedale

1,29

10,55

11

Uffici, agenzie, studi professionali

1,52

12,45

12

Banche ed istituti di credito

0,61

5,03

13

Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli

1,41

11,55

14

Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze

1,80

14,78

15

Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato

0,83

6,81

16

Banchi di mercato beni durevoli

1,78

14,58

17

Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista

1,48

12,12

18

Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista

1,03

8,48

19

Carrozzeria, autofficina, elettrauto

1,41

11,55

20

Attività industriali con capannoni di produzione

0,92

7,53

21

Attività artigianali di produzione beni specifici

1,09

8,91

22

Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub

5,57

45,67

23

Mense, birrerie, amburgherie

4,85

39,78

24

Bar, caffè pasticceria

3,96

32,44

25

Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari

2,76

22,67

26

Plurilicenze alimentari e/o miste

2,61

21,40

27

Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio

7,17

58,76

28

Ipermercati di generi misti

2,74

22,45

29

Banchi di mercato generi alimentari

3,50

28,70

30

Discoteche, night club

1,91

15,68

Costi unitari per utenze non domestiche

Qaf

3,5710 €/mq

Cu

0,1868 €/Kg